I 5 trasferimenti calcistici più assurdi del 2024/2025: Quando il denaro non basta

Kolo Muani PSG

Il mercato dei trasferimenti nel calcio non smette mai di stupire, ma la stagione 2024/2025 ha offerto alcuni movimenti davvero incomprensibili. Con cifre esorbitanti e aspettative altissime, questi cinque trasferimenti si sono distinti non per il successo, ma per gli errori di valutazione. In questo articolo analizziamo i casi più deludenti e irrazionali dell’anno, per dimostrare come nemmeno investimenti milionari possano garantire risultati.

Il ritorno fallito di Jadon Sancho al Manchester United

Dopo un prestito opaco in Germania, il Manchester United ha scioccato tutti riportando Jadon Sancho per 50 milioni di euro. L’obiettivo era far rivivere il suo potenziale iniziale, ma il risultato è stato una ripetizione delle delusioni passate. Scarso rendimento, mancanza di continuità e tensioni con lo staff tecnico hanno rapidamente messo in discussione la scelta.

Il trasferimento, voluto da un cambio in panchina e dalla necessità di creatività, si è rivelato un azzardo. Nonostante un buon pre-campionato, le sue prestazioni in Premier League sono risultate fiacche. I tifosi si sono chiesti se il club avesse davvero valutato la compatibilità con il progetto tecnico.

Con il progredire della stagione, Sancho è finito spesso in panchina. L’investimento si è dimostrato fallimentare, soprattutto in un momento in cui le normative del Fair Play Finanziario sono sempre più restrittive. Un altro errore strategico per lo United.

Il peso del nome sul buon senso

Lo United continua a farsi guidare dai nomi di richiamo più che dalla logica tecnica. Il ritorno di Sancho è sembrato più una mossa commerciale che una scelta coerente con il piano tattico. Un tentativo di entusiasmare la tifoseria senza considerare l’equilibrio della rosa.

Il clamore mediatico ha solo accresciuto le aspettative su un giocatore ancora in fase di recupero psicologico e fisico. Di conseguenza, il suo apporto è stato minimo per tutto il 2024/2025.

Il caso Sancho rivela un problema più profondo: una disconnessione tra la dirigenza del club e le reali necessità tecnico-tattiche. Un esempio lampante di gestione approssimativa del mercato.

Neymar e il flop del ritorno in Europa

Il passaggio di Neymar all’Al-Hilal nel 2023 era già stato discusso, ma il suo trasferimento a sorpresa al Milan nel 2024 per 35 milioni di euro ha lasciato tutti senza parole. Salutato come un colpo da maestro, il ritorno è stato invece un fallimento annunciato.

Dopo appena tre presenze, Neymar ha subito una ricaduta al ginocchio. I controlli medici post-firma hanno rivelato che il Milan aveva trascurato segnali evidenti di rischio fisico. La sua assenza ha compromesso l’intera stagione europea della squadra.

A livello economico, l’operazione si è rivelata disastrosa. Il ritorno commerciale previsto non si è concretizzato, mentre il bilancio ne ha risentito. Una scelta più d’immagine che di sostanza.

Le illusioni del marketing

I club europei sono ancora attratti dalle star affermate, anche quando l’età o gli infortuni ne riducono il valore reale. Nel caso di Neymar, le avvisaglie c’erano tutte: infortuni cronici e uno stile di vita non sempre professionale.

Il Milan ha però scelto di puntare sul suo nome, sperando in un impatto immediato. Il risultato è stato un giocatore fuori forma, pagato profumatamente e mai realmente inserito nel progetto tecnico.

Questo trasferimento è diventato simbolo dell’errore di puntare più sull’immagine che sulla funzionalità tecnica. Un fallimento che peserà anche nelle stagioni future.

Kolo Muani PSG

Kolo Muani e il disastro targato PSG

Con un prezzo di 90 milioni di euro, il trasferimento di Randal Kolo Muani al PSG è stato uno dei più onerosi della storia della Ligue 1. Dopo una brillante stagione in Bundesliga, ci si attendeva un salto di qualità. Ma la realtà è stata ben diversa.

Kolo Muani ha faticato a inserirsi nel sistema di gioco di Luis Enrique. L’intesa con Mbappé e Dembélé è stata quasi inesistente, con prestazioni poco incisive e solo cinque gol in tutte le competizioni entro febbraio 2025.

Le critiche non si sono fatte attendere. Il PSG è stato accusato di non aver considerato adeguatamente la compatibilità del giocatore con lo stile di gioco della squadra. Un investimento enorme, con risultati minimi.

Un talento fuori contesto

Uno dei principali problemi del PSG è l’assenza di coerenza tra strategia e acquisti. Kolo Muani è un attaccante da contropiede, qualità mai realmente valorizzata a Parigi, dove si predilige il possesso palla.

Piuttosto che adattarsi al giocatore, il club ha cercato di adattarlo a un sistema incompatibile. Il risultato? Un crollo di fiducia e rendimento.

Il caso Kolo Muani dimostra quanto sia importante valutare l’ambiente tecnico prima di investire. A Parigi resta l’amaro in bocca per un talento non sfruttato e denaro speso male.